Sonders Hotels crea il primo protocollo italiano per l’ospitalità gay-friendly: il protocollo D&I (Diversity&Inclusion)

La grave crisi nella quale versa ancora il turismo induce a riflettere su quali strumenti adottare per adeguarsi ai “nuovi paradigmi”, che sono già in parte presenti: oltre alla crescita del digitale, la sensibilità del viaggiatore si orienta verso i temi della sostenibilità e della sicurezza.

Sonders Hotels, divisione dell’azienda Sonders & Beach Italy Srl, ed operante nel facility management alberghiero, ha ritenuto opportuno redigere il primo protocollo italiano per il turismo LGBTQ+ – Protocollo D&I Diversity&Inclusion, frutto della collaborazione con Quiiky Tour Operator e QMagazine, i dipartimenti di Sonders & Beach Italy dedicati ai viaggi ed all’editoria LGBTQ+. Inoltre, Sonders & Beach è da anni membro di IGLTA (International Gay and Lesbian Travel Association) ed ha aderito, nel 2018, al Codice di Condotta delle Nazioni Unite, per la lotta contro ogni forma di discriminazione, tra cui quella sessuale.

I temi della sostenibilità integrata nell’industria turistica sono particolarmente cari a Sonders Hotels: oltre al nascente “Protocollo D&I”, si è fortemente voluto e realizzato il protocollo di sicurezza e sanificazione per le aziende turistiche “Ospitalità Sicura”, strumento indispensabile per intraprendere l’innovativa gestione dell’housekeeping nell’epoca post-pandemia.

Il protocollo D&I, che si rivolge all’offerta turistica italiana-ricettivo, ristorativo, tour operating, logistica, agenzie di viaggio, compagnie aeree e navali ed enti istituzionali, riconosce e valorizza le buone pratiche di ospitalità condotte senza pregiudizio, supporta l’azienda nella formazione del personale e nella creazione di un proprio sistema di gestione della diversità e dell’inclusione sociale.

Attraverso la redazione di manuale customizzato sulle esigenze dell’azienda, si definisce come approcciare il mercato LGBTQ+ ed implementare il proprio modello di gestione del personale interno attraverso il Diversity Management.

Si tratta di un’opportunità importante per l’operatore turistico che guarda alla ripresa: competere sul mercato internazionale potendo esibire una qualifica di hotel gay-friendly grazie all’adozione del Protocollo D&I (in fase di validazione dall’ente di certificazione internazionale, RINA), significa aprirsi ad un target mediamente alto spendente, viaggiatore frequente e ad alta fidelizzazione. Tuttavia, la scelta non può essere motivata solo da ragioni economiche. Alla base serve la consapevolezza che essere gay-friendly è una “forma-mentis’” un modo di operare che va dimostrato in ogni attività ed in ogni situazione, dentro e fuori l’azienda. Altrimenti si finisce per cadere nel cosiddetto “greenwashing”, che sortisce l’effetto esattamente contrario a quello della fidelizzazione.

Mentre Sonders Hotels erogherà la formazione obbligatoria di base per accedere al protocollo D&I – e su richiesta anche consulenza per la redazione di piani marketing LGBTQ+ customizzati-,  L’Associazione Italiana Turismo Gay e Lesbian (AITGL) è stata incaricata per l’espletamento delle operazioni di auditing annuale.

Last but not least: Il protocollo D&I viene promosso sui mercati internazionali attraverso il nuovo portale Queervadis.com, dedicato all’incoming LGBTQ+ e rivolto principalmente al target nordamericano. Un importante punto di partenza per la ripresa del mercato, a disposizione gratuitamente per le organizzazioni che aderiscono al protocollo.

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