Spinta dall’Europa, l’Italia si muove, quasi in sordina.

La ministra uscente per le Pari Opportunità, Enza Bonetti, lascia in eredità la ‘Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere” che fu presentata alla Commissione Europea nel 2020 e prevede la messa a sistema di azioni per la promozione di parità ed uguaglianza LGBTQ+ a livello nazionale. Nello specifico, si parla di lavoro, welfare, sanità, sicurezza, sport, cultura, media, settori che diventano oggetto di monitoraggio e valutazione.

Come spesso accade, è il privato che spinge il pubblico ad intraprendere. Così, anche per la prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione, quindi. 

Esistono esempi virtuosi nei settori sopra citati che hanno già messo in campo politiche di Diversity Management e ne fanno bandiera, muovono campagne di marketing e di branding employment.

Lo Stato italiano dimostra di riconoscere la bontà e la legittimità di quelle politiche e dall’altro spinge verso l’adozione di buone pratiche di civiltà, che evidentemente, sono ancora assenti in troppi contesti.

Nella ‘Strategia Nazionale…’ si enuncia anche il monitoraggio e la valutazione: Queste sono le due parole che fanno la differenza, da spartiacque tra le azioni raccontate per pure finalità di marketing e branding, ma talvolta non realizzate e quelle che vedono un concreto costante impegno nel raggiungimento di obiettivi ben definiti, in un arco temporale. Ed anche qui, il privato virtuoso anticipa il pubblico.

Un esempio di come perseguire quella strategia è rappresentato dalla prima certificazione italiana per il turismo LGBTQ+, erogata da Sonders and Beach che, malgrado il nome, è azienda ‘nostrana’. Sonders and Beach, che opera da un ventennio nel multimanagement turistico, con una spiccata attenzione al mercato LGBTQ+ internazionale (tour operating, media, consulenza…), ha messo a punto un Protocollo D&I che si distingue nettamente da numerose certificazioni in circolazione, autocelebrative e che non prevedono alcuna verifica. A contrario, il Protocollo D&I di Sonders and Beach prevede, al fine di pervenire a certificazione di ‘azienda certificata per il turismo LGBTQ+’, sia assessments condotti da ente di certificazione internazionale  (RINA) che l’adesione al neonato ‘indice per l’inclusione sociale LGBTQ+’ (DataAppeal Company). 

Qualsiasi organizzazione turistica italiana può certificarsi: si richiede l’adesione al protocollo D&I attraverso steps successivi con azioni mirate, il quale a sua volta ingloba un nuovo schema di certificazione RINA.  Così, si va ben oltre la norma UNI-ISO 30415 per la parità di genere – che non considera il segmento LGBTQ+, tra l’altro- e si acquisiscono concrete buone pratiche di Diversity Management volte ad abbattere pregiudizi, a conoscere, apprezzare e dare accoglienza, sia al collaboratore che al viaggiatore LGBTQ+. 

Rina interviene in tutte le operazioni di auditing, che ad esito positivo conducono al rilascio della certificazione ‘Queervadis Certified’. La formazione obbligatoria, la creazione di un manuale di gestione ed il monitoraggio delle evidenze supportano, inoltre, la creazione di un indice di capacità di inclusione per le destinazioni turistiche realizzato dall’azienda DataAppeal del gruppo Almawave.

Il cammino verso il riconoscimento delle ‘diversità’ e la loro valorizzazione è ancora lungo e non sappiamo se si concluderà mai. Perché non è una strada dritta ed in piano, bensì sconnessa, con tante interruzioni e deviazioni, dove capitano incidenti che bloccano il transito. Al di là delle metafore, resta il fatto che il privato può anticipare il pubblico e ne deve tracciare la via. 

Il modello di ‘Queervadis Certified’, di cui si parlerà anche durante alcuni eventi della  38^ convention IGLTA per il turismo gay e lesbian (Milano 26-29 ottobre), ne è un esempio, a cui hanno già creduto numerose aziende turistiche, tra cui Gruppo Una, Best Western Italy Group, Leonardo Hotels ed hotel indipendenti in tutta Italia. 

Vuoi saperne di più? Scarica la Brochure introduttiva al Protocollo D&I: https://bit.ly/3yFui2q

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