L’ago della bilancia nella ripresa alberghiera nel post-COVID 19: la sanificazione che crea reddito

Il comparto alberghiero del 2019 ha generato numeri importanti: 2.3 milioni di posti letto per 1 milione di camere, 179 mila dipendenti e 211 mila addetti; 50 milioni di arrivi domestici e 47 milioni di arrivi esteri. Numeri importanti, che incidono sul PIL nazionale per il 15% del totale.

Tuttavia, sebbene gli aeroporti stiano riaprendo, la ricettività inizi a ‘ricevere’ e la ristorazione a ‘ristorare’, cosa cambia nella percezione del viaggiatore/consumatore? Senza dubbio al primo posto l’attenzione e la cura per l’igiene e la sanificazione.

Il recente sondaggio commissionato da Confindustria Alberghi ha sottolineato che la ripresa del viaggio passerà proprio da qui: il 63,4% dei viaggiatori si sposteranno per lavoro ed il 51,2% per vacanza. Ci si aspetta che più del 90% di questi si informerà prima di muoversi sulle pratiche di sanificazione adottate dalle strutture ricettive. La sanificazione è talmente importante che si sarà disposti a spendere in media l’8% in più per soggiornare in un hotel che non solo ispira fiducia ma che certifica, possibilmente a livello internazionale, le pratiche adottate ed i risultati ottenuti.

Quando Sonders Hotels, all’inizio del lockdown, iniziò la propria indagine sulle nuove dinamiche che avrebbero caratterizzato il post COVID-19, intervenendo anche su stakeholders internazionali e raccogliendo informazioni e sensazioni dal mondo intero, si dimostrò molto lungimirante, in quanto riuscì a centrare in pieno le aspettative dell’ospite post-COVID 19: sanificazione certificata, svolta con prodotti di alta qualità con personale formato sulle nuove esigenze e con tempistiche appropriate. Il protocollo ‘Re-Start’ di Sonders Hotels è proprio questo: in corso di validazione da parte di ente internazionale di certificazione, RINA, è un corposo documento che risponde alle criticità di ogni reparto alberghiero, che risolve le urgenze post Covid e guarda al futuro: dal ricevimento, alla ristorazione, alle camere, piscine, centri benessere, spiagge…. ‘Il protocollo Sonders Hotels è certamente il più completo che abbia avuto modo di conoscere’ afferma Alessandro Cecchi Paone, in qualità di viaggiatore esperto e docente universitario di scienze del turismo.

Ecco la nuova leva di mercato, che è destinata a perdurare ed a rafforzarsi nel tempo. Adottare quindi uno strumento che permetta di consolidare la fiducia del viaggiatore, comunicare le buone pratiche e migliorare la redditività diventa un’esigenza ineludibile. Chi potrebbe oggi pensare di entrare in un hotel del quale non sia possibile verificare l’impegno nella salvaguardia della salute? È inevitabile pensare che la nuova domanda di igiene generi costi per l’azienda alberghiera. Tuttavia, questi sono ripagati ampiamente dal rinnovato posizionamento di mercato. Il protocollo Sonders Hotels, nella sua semplicità di consultazione, nella esaustività delle casistiche presentate, nella segnalazione di comportamenti corretti sia per i capiservizio che per gli addetti ai reparti, così come per gli ospiti fa davvero chiarezza sulla moltitudine di norme, alleviando il lavoro della ripresa, già molto impegnativo. È così che ci si prepara al 2022, l’anno che si pensa sarà quello del ritorno ai valori del 2019, ma in forma più attenta alla tutela della persona. Non semplicemente mettendo a regime le pratiche che gli hotel virtuosi hanno sempre applicato, bensì implementandole per abbracciare il mercato. Sonders Hotels è al fianco degli operatori, mettendo a disposizione esperienza e capacità di ascolto di ogni esigenza specifica per declinare il protocollo, un Covid Manager e la disponibilità di servizi outsourcing.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto