Il countdown è iniziato, già da qualche mese: tra circa 750 gg Milano ospiterà la 37° Convention di Lglta, l’Associazione Internazionale del Turismo gay e lesbian. Con l’accelleratore già spinto Giuseppe Sala, Sindaco del capoluogo lombardo, è in corsia di sorpasso, rispetto alle altre città italiane, pronto a lanciare sul sito del Comune un portale ad hoc su quartieri, locali, ristoranti “friendly oriented”. “Ospitare a Milano la convention sul turismo Lgbt del 2020 – ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala – è per me motivo di orgoglio. Per questo, ringrazio di cuore l’associazione IGLTA nella persona del CEO John Tanzella, del Presidente del Board Juan Juliá e dell’Ambasciatore per l’Italia Alessio Virgili per aver scelto la nostra città. Questa vittoria non è solo un riconoscimento alla qualità dell’offerta turistica di Milano – sempre più competitiva a livello internazionale -, ma rappresenta anche e soprattutto un chiaro premio alla maturità e all’impegno con cui la città si batte per l’affermazione dei diritti civili. Ecco perché siamo molto lieti di accogliere questo appuntamento: in questo modo, potremo contribuire con ancora più forza e determinazione alla crescita e al cambiamento culturale della nostra società“. Riguardo il working progress della città, in vista dell’evento, Roberta Guaineri, Assessore a Turismo, Sport e Qualità della vita risponde ad alcune domande in merito a come Milano si prepara alla 37° Convention Lglta, l’Associazione Internazionale del Turismo gay e lesbian.
Milano conquista un’altra vetrina internazionale ospitando nel 2020 la 37° Convention di Lglta, l’Associazione internazionale del turismo gay e lesbian. La città meneghina come si sta preparando per accogliere i circa 400 operatori confermati, provenienti da ben 80 Paesi, e relativi buyer/visitatori?
Innanzitutto stiamo lavorando affinché Milano possa avere un’area del suo portale o una pagina del sito dedicata all’accoglienza Lgbt: questo ovviamente non solo in funzione del meeting del 2020 ma nell’ottica dello sviluppo di nuovi canali che possano incentivare il turismo e attrarre sempre più persone nella nostra città.
Il turismo Lgtb è una grande opportunità che l’Italia deve saper cogliere per ampliare e destagionalizzare i flussi turistici, come pensate di proseguire dopo il 2020 a Milano?
Dovrà essere uno dei punti fermi dell’attrattività milanese. Come è noto, il turista LGBT ha una buona capacità di spesa ed è ispiratore di mode e tendenze nella comunità dei viaggiatori: sicuramente sarà un target importante per la città di Milano.
Il nostro Paese è al primo posto tra le destinazioni preferite dalla comunità Lgbt, ma al 5° posto nella classifica gay friendly intercettando solo 2,7 miliardi di dollari sui 221 del fatturato mondiale del comparto: la sua opinione a riguardo e cosa si sente di suggerire?
Milano è una città molto accogliente ed ha già, forse unica in Italia, una struttura simile a tante altre capitali europee, con un distretto o un quartiere in cui si concentrano le attività e la comunità gay. Ciò che manca, in questo momento, è forse il coordinamento, la promozione e la valorizzazione economica delle manifestazioni e dell’offerta cosiddetta friendly. Non farlo è semplicemente miope: non si tratta di ghettizzare o dividere, quanto di rispondere ad una domanda di mercato. Oggi il turismo ha tantissime declinazioni: familiare, sportivo, sanitario, religioso, per citarne alcune. Non sono categorie divisive quanto ambiti di mercato che propongono risposte diverse alle diverse esigenze dei viaggiatori. Una città deve essere accogliente ovunque e per tutti, e questo va da sé ed è fuori discussione, ma deve anche sapere rispondere a differenti tipologie di cittadino viaggiatore.
Possiamo confermare che per raggiungere obiettivi comuni la sinergia nel lavoro di squadra istituzionale e non (Il Suo Assessorato, il Sindaco Giuseppe Sala, l’ENIT, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Consolato USA a Milano e Alessio Virgili presidente AITGL e CEO di Sonders and Beach) rimane fondamentale?
Come per qualsiasi obiettivo di lungo termine e di grande respiro, è fondamentale che tra le istituzioni, il privato e le organizzazioni impegnate nella società, si stabilisca un continuo scambio di idee e di collaborazione. Altrimenti è difficile ottenere dei risultati significativi. In questo senso, saremmo molto lieti di collaborare alla creazione di un tavolo o di una rete delle città per la promozione dell’accoglienza senza discriminazioni.
Roberta Guaineri, Assessore a Turismo, Sport e Qualità della vita
Milanese, classe 1967, mamma e avvocato penalista di impresa, autrice di pubblicazioni e corsi di formazione in tema, Roberta Guaineriincontra la politica nel 2006 quando si iscrive all’Associazione Partito Democratico di Milano e nel 2007 si candida alle primarie come rappresentante della società civile. Eletta, partecipa ai lavori dell’Assemblea costituente. La tessera del Pd arriva nel 2008 con l’iscrizione al circolo Porta Genova del quale diviene portavoce per due mandati. Ama l’arte contemporanea ed è una grande sportiva con il debole per la corsa. Il suo impegno per la città guarda all’internazionalizzazione e alla cultura della legalità da realizzarsi con la diffusione dello sport e della cultura nelle periferie. Alle Amministrative milanesi del 2016 è stata candidata, ed eletta, nella lista per il Consiglio comunale “Beppe Sala – Noi Milano”. Attualmente ricopre l’incarico di Assessore al Turismo, Sport e Tempo libero.
Ufficio Stampa Sonders and Beach
mauro fanfoni
338.4659040